Dispnea

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Dispnea
Radiografia del torace che mostra una severa broncopneumopatia cronica ostruttiva, una delle possibili cause di dispnea.
Specialitàpneumologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10R06.0
MeSHD004417
MedlinePlus003075

La dispnea (dal latino: dispnea; dal greco: δύσπνοια, dýspnoia), o fame d'aria,[1] è il sintomo di una respirazione difficoltosa.[2][3]

Si tratta di un sintomo normale quando si compie uno sforzo pesante, ma diventa patologico se si verifica in situazioni inaspettate.[2] Nell'85% dei casi è dovuto a asma, polmonite, ischemia cardiaca, malattia polmonare interstiziale, insufficienza cardiaca congestizia, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), stenosi laringo-tracheale, cause psicogene o di recente anche COVID-19.[4] Il trattamento dipende in genere dalla causa scatenante.[5]

Definizione[modifica | modifica wikitesto]

L'American Thoracic Society definisce la dispnea come "Un'esperienza soggettiva di disagio nel respiro che consiste in sensazioni qualitativamente distinte che variano di intensità".[6] Altre definizioni la descrivono come "difficoltà a respirare",[7] "respirazione disordinata o inadeguata",[8] "consapevolezza della difficoltà di respiro",[8] e come la sensazione di "respiro corto" (che può essere acuto o cronico).[2][5][9]

Diagnosi differenziale[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il respiro corto sia generalmente causato da disturbi del sistema cardio respiratorio, vi sono altre cause possibili: neurologiche,[10] muscolo-scheletriche, endocrine, ematologiche, e problemi di ansia.[4] Le più comuni cause cardiovascolari sono infarto acuto del miocardio e scompenso cardiaco congestizio, mentre comuni cause polmonari includono la broncopatia cronica ostruttiva, l'asma, lo pneumotorace e la polmonite.[2] Su una base fisiopatologica le cause possono essere divise in:

  1. una maggiore consapevolezza di respirazione normale, come durante un attacco di ansia
  2. un aumento del lavoro respiratorio
  3. un'anomalia nel sistema ventilatorio.[10]

Sindrome coronarica acuta[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindrome coronarica acuta.

La sindrome coronarica acuta si presenta frequentemente con dolore toracico retrosternale e difficoltà di respiro.[2] Si può però presentare atipicamente con la sola mancanza di respiro.[11] I fattori di rischio includono la vecchiaia, il fumo, l'ipertensione, l'iperlipidemia e il diabete.[11] Un elettrocardiogramma e la conta degli enzimi cardiaci sono importanti sia per la diagnosi sia per pianificare il trattamento.[11] Il trattamento prevede misure per ridurre il fabbisogno di ossigeno del cuore e strategie per aumentare il flusso di sangue.[2]

Insufficienza cardiaca congestizia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Insufficienza cardiaca.

L'insufficienza cardiaca congestizia si presenta di frequente con affaticamento, ortopnea e dispnea parossistica notturna.[2] Essa colpisce tra l'1 e il 2% della popolazione generale degli Stati Uniti e si verifica nel 10% di quelli oltre i 65 anni.[2][11] I fattori di rischio per lo scompenso acuto includono: alta assunzione di sale, ischemia cardiaca, presenza di aritmie, insufficienza renale, embolia polmonare, ipertensione e infezioni.[11] Il trattamento prevede strategie per diminuire la congestione polmonare.[2]

La broncopneumopatia cronica ostruttiva[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Le persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), comunemente bronchite cronica, presentano spesso una cronica mancanza di respiro e tosse cronica produttiva.[2] La BPCO è un fattore di rischio per lo pneumotorace, quindi questa condizione dovrebbe essere esclusa.[2] In un trattamento di riacutizzazione viene utilizzata una combinazione di anticolinergici, agonisti beta2-adrenergici, steroidi e eventualmente la ventilazione a pressione positiva.[2]

Asma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Asma.

L'asma è la causa più comune di una situazione di emergenza di mancanza di respiro.[2] È la malattia polmonare più comune sia nei paesi in via di sviluppo sia nei paesi sviluppati e interessa circa il 5% della popolazione.[2] Altri sintomi includono dispnea, senso di oppressione al petto e una tosse non produttiva.[2] La terapia di prima linea è la somministrazione per via inalatoria di beta 2 agonisti selettivi (salbutamolo).[2]

Pneumotorace[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Pneumotorace.

Lo pneumotorace si presenta tipicamente con dolore toracico pleurico di insorgenza acuta e mancanza di respiro che non migliora con l'ossigeno.[2] I segni fisici possono includere suoni respiratori assenti su un lato del torace, distensione venosa giugulare e deviazione tracheale.[2]

Polmonite[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Polmonite.

I sintomi della polmonite sono febbre, tosse produttiva, dispnea e dolore toracico pleurico.[2] Un crepitio inspiratorio può essere sentito durante l'esame.[2] Una radiografia del torace può essere utile per polmonite differenziale di insufficienza cardiaca congestizia.[2] Poiché la causa è di solito un'infezione batterica, per il trattamento sono in genere utilizzati antibiotici.

Embolia polmonare[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Embolia polmonare.

L'embolia polmonare si presenta generalmente con un esordio acuto di mancanza di respiro.[2] Altri sintomi includono dolore pleurico al torace, tosse, emottisi e febbre.[2] I fattori di rischio includono trombosi venosa profonda, recente intervento chirurgico, tumore e tromboembolismo precedente.[2] Essa deve essere sempre considerata nei pazienti con insorgenza acuta di dispnee in virtù del suo alto rischio di mortalità.[2] La diagnosi però può essere difficoltosa.[2] Il trattamento viene effettuato in genere con anticoagulanti.[2]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Altre cause importanti o più comuni della dispnea comprendono: tamponamento cardiaco, anemia, anafilassi, malattia polmonare interstiziale, attacchi di panico,[4][5][12] e ipertensione polmonare. Il tamponamento cardiaco si presenta con dispnea, tachicardia, aumento della pressione venosa giugulare e polso paradosso.[12] Il gold standard per la diagnosi è l'ecografia.[12] L'anemia, che si sviluppa gradualmente, di solito si presenta con dispnea da sforzo, stanchezza, debolezza e tachicardia.[12] Essa può portare a insufficienza cardiaca.[12] L'anafilassi inizia, generalmente, nell'arco di qualche minuto in pazienti con precedenti.[5] Altri sintomi includono orticaria, gonfiore della gola e disturbi gastrointestinali.[5] Il trattamento primario è la somministrazione di adrenalina.[5] La malattia polmonare interstiziale si presenta con un graduale inizio di mancanza di respiro.[4] Gli attacchi di panico tipicamente si presentano con iperventilazione, sudorazione e intorpidimento.[5] La diagnosi avviene comunque per esclusione.[4] Circa 2/3 delle donne soffrono di mancanza di respiro durante una gravidanza normale.[8] Le condizioni neurologiche come lesioni midollari, lesioni del nervo frenico, sindrome di Guillain-Barré, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla e la distrofia muscolare possono causare una dispnea.[10]

Valutazione[modifica | modifica wikitesto]

L'approccio iniziale per la valutazione della dispnea inizia con il controllo delle vie aeree, della respirazione e della circolazione, seguita poi da un'anamnesi del paziente e da un esame fisico.[2] I segni che rappresentano gravità significativa comprendono: ipotensione, ipossiemia, deviazione tracheale, alterazione dello stato mentale, aritmia instabile, stridore, cianosi, respiro e suoni respiratori assenti.[4]

Un certo numero di scale possono essere utilizzate per quantificare il grado di dispnea.[13] Si può essere soggettivamente valutati grazie a una scala da 1 a 10 con descrittori associati al numero (scala modificata di Borg).[13] In alternativa una scala come la mMRC può essere utilizzata, che identifica 5 gradi di dispnea in base alle circostanze in cui si verifica.[4]

Gli esami del sangue[modifica | modifica wikitesto]

Un certo numero di esami di laboratorio possono rivelarsi utili per determinare la causa della mancanza di respiro. D-dimero, mentre utile per escludere un'embolia polmonare in coloro che sono a basso rischio non è di molto valore se è positivo in quanto può essere positivo in una serie di condizioni che portano alla mancanza di respiro.[11] Un basso livello di peptide natriuretico cerebrale è utile per escludere l'insufficienza cardiaca congestizia, tuttavia, un elevato livello di supporto, mentre la diagnosi potrebbe essere anche a causa dell'età avanzata, insufficienza renale, sindrome coronarica acuta, o una grande embolia polmonare.[11]

Imaging[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Imaging biomedico.

Una radiografia del torace è utile per confermare o escludere uno pneumotorace, l'edema polmonare o la polmonite.[11] La tomografia computerizzata a spirale con mezzo di contrasto per via endovenosa è lo studio di imaging biomedico di scelta per valutare l'embolia polmonare.[11]

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

In coloro in cui non si è costretti a un intervento puramente palliativo, il trattamento primario della mancanza di respiro è focalizzato alla sua causa di fondo.[5] La somministrazione di ossigeno supplementare è efficace nei pazienti con ipossia. Tuttavia, questo non ha effetto nei pazienti con valori di saturazione di ossigeno nel sangue normali.[8][14]

Fisioterapia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Fisioterapia.

I pazienti possono beneficiare di una serie di interventi di fisioterapia.[15] Persone con anomalie neurologiche e/o neuromuscolari possono presentare difficoltà di respirazione a causa della debolezza o della paralisi dei muscoli intercostali e addominali, necessari per la ventilazione.[16] Per questi pazienti vengono provate terapie fisiche quali: tecniche di tosse assistita,[17][18] educazione alla postura del corpo e lo studio di modelli[19] e di strategie per facilitare la respirazione.[18]

Cure palliative[modifica | modifica wikitesto]

Insieme al provvedimento, sistemici oppioidi a rilascio immediato sono utili nel ridurre il sintomo di mancanza di respiro a causa sia il cancro e le cause non tumorali.[8][20] Vi è una mancanza di evidenze per raccomandare midazolam, oppioidi nebulizzati, l'uso di miscele di gas o di terapia cognitivo-comportamentale.[21]

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Negli Stati Uniti, la dispnea è causa del 3,5% degli accessi al pronto soccorso. Di questi circa il 51% vengono ricoverati in ospedale e il 13% decedono entro un anno.[22] Alcuni studi hanno suggerito che fino al 27% della popolazione soffre di dispnea,[23] mentre nei pazienti morenti questo valore arriva al 75%.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ About.com Health's Disease and Condition content > Dyspnea Archiviato il 16 gennaio 2016 in Internet Archive. By Deborah Leader. Updated August 05, 2008
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab Shiber JR, Santana J, Dyspnea, in Med. Clin. North Am., vol. 90, n. 3, maggio 2006, pp. 453–79, DOI:10.1016/j.mcna.2005.11.006, PMID 16473100.
  3. ^ a b Schrijvers D, van Fraeyenhove F, Emergencies in palliative care, in Cancer J, vol. 16, n. 5, 2010, pp. 514–20, DOI:10.1097/PPO.0b013e3181f28a8d, PMID 20890149.
  4. ^ a b c d e f g Sarkar S, Amelung PJ, Evaluation of the dyspneic patient in the office, in Prim. Care, vol. 33, n. 3, settembre 2006, pp. 643–57, DOI:10.1016/j.pop.2006.06.007, PMID 17088153.
  5. ^ a b c d e f g h Zuberi, T. e C. Simon, Acute breathlessness in adults [collegamento interrotto], in InnovAiT, vol. 2, n. 5, 2009, pp. 307–15, DOI:10.1093/innovait/inp055.
  6. ^ American Heart Society, Dyspnea mechanisms, assessment, and management: a consensus statement, in Am Rev Resp Crit Care Med, vol. 159, 1999, pp. 321–340.
  7. ^ TheFreeDictionary, retrieved on Dec 12, 2009. Citing:The American Heritage Dictionary of the English Language, Fourth Edition by Houghton Mifflin Company. Updated in 2009.Ologies & -Isms. The Gale Group 2008
  8. ^ a b c d e UpToDate Inc., su uptodate.com.
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  10. ^ a b c Donna Frownfelter e Elizabeth Dean, 8, in Willy E. Hammon III (a cura di), Cardiovascular and Pulmonary Physical Therapy, vol. 4, Mosby Elsevier, 2006, pp. 139.
  11. ^ a b c d e f g h i Torres M, Moayedi S, Evaluation of the acutely dyspneic elderly patient, in Clin. Geriatr. Med., vol. 23, n. 2, maggio 2007, pp. 307–25, vi, DOI:10.1016/j.cger.2007.01.007, PMID 17462519.
  12. ^ a b c d e Wills CP, Young M, White DW, Pitfalls in the evaluation of shortness of breath, in Emerg. Med. Clin. North Am., vol. 28, n. 1, febbraio 2010, pp. 163–81, ix, DOI:10.1016/j.emc.2009.09.011, PMID 19945605.
  13. ^ a b Stenton C, The MRC breathless scale, in Occup Med, vol. 58, n. 3, 2008, pp. 226–7, DOI:10.1093/occmed/kqm162, PMID 18441368.
  14. ^ Abernethy AP, McDonald CF, Frith PA, Katherine Clark, James E Herndon, Jennifer Marcello, Iven H Young, Janet Bull e Andrew Wilcock, Effect of palliative oxygen versus medical (room) air in relieving breathlessness in patients with refractory dyspnea: a double-blind randomized controlled trial, in Lancet, vol. 376, n. 9743, settembre 2010, pp. 784–93, DOI:10.1016/S0140-6736(10)61115-4, PMC 2962424, PMID 20816546.
  15. ^ Donna Frownfelter e Elizabeth Dean, 8, in Willy E. Hammon III (a cura di), Cardiovascular and Pulmonary Physical Therapy, vol. 4, Mosby Elsevier, 2006.
  16. ^ Donna Frownfelter e Elizabeth Dean, 22, in Donna Frownfelter and Mary Massery (a cura di), Cardiovascular and Pulmonary Physical Therapy, vol. 4, Mosby Elsevier, 2006, pp. 368.
  17. ^ Donna Frownfelter e Elizabeth Dean, 22, in Donna Frownfelter and Mary Massery (a cura di), Cardiovascular and Pulmonary Physical Therapy, vol. 4, Mosby Elsevier, 2006, pp. 368–371.
  18. ^ a b Donna Frownfelter e Elizabeth Dean, 32, in Cardiovascular and Pulmonary Physical Therapy, vol. 4, Mosby Elsevier, 2006, pp. 569–581.
  19. ^ Donna Frownfelter e Elizabeth Dean, 23, in Donna Frownfelter and Mary Massery (a cura di), Cardiovascular and Pulmonary Physical Therapy, vol. 4, Mosby Elsevier, 2006.
  20. ^ Naqvi F, Cervo F, Fields S, Evidence-based review of interventions to improve palliation of pain, dyspnea, depression, in Geriatrics, vol. 64, n. 8, agosto 2009, pp. 8–10, 12–4, PMID 20722311.
  21. ^ WM. DiSalvo, MM. Joyce, LB. Tyson, AE. Culkin e K. Mackay, Putting evidence into practice: evidence-based interventions for cancer-related dyspnea (PDF) [collegamento interrotto], in Clin J Oncol Nurs, vol. 12, n. 2, aprile 2008, pp. 341–52, DOI:10.1188/08.CJON.341-352, PMID 18390468.
  22. ^ Stephen J. Dubner; Steven D. Levitt, SuperFreakonomics: Tales of Altruism, Terrorism, and Poorly Paid Prostitutes, New York, William Morrow, 2009, pp. 77, ISBN 0-06-088957-8.
  23. ^ Murray and Nadel's Textbook of Respiratory Medicine, 4th Ed. Robert J. Mason, John F. Murray, Jay A. Nadel, 2005, Elsevier

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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