Aldo Alessandri

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Aldo Alessandri
NascitaPerugia, 16 aprile 1912
MorteQuarà, 29 gennaio 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale
ArmaFanteria
CorpoRegio corpo truppe coloniali d'Eritrea
RepartoXIV Battaglione coloniale
GradoTenente
GuerreGuerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
Campagna dell'Africa Orientale Italiana
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Aldo Alessandri (Perugia, 16 aprile 1912Quarà, 29 gennaio 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Perugia il 16 aprile 1912, figlio di Antonio Arturo e Maria Moramarco.[2] Dispensato dal servizio di leva nel Regio Esercito, si arruolò volontario nelle unità della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale create per le esigenze coloniali in Africa Orientale e, assegnato alla 192ª sezione lanciafiamme con il grado di vice caposquadra, partì per l'Eritrea sbarcando a Massaua il 17 novembre del 1935.[1] Frequentata poi la Scuola allievi ufficiali di complemento di Saganeiti nel 1936, fu nominato sottotenente dell'arma di fanteria venendo trasferito in servizio presso il 29º Reggimento fanteria.[1] Nel dicembre dello stesso anno fu assegnato al Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea, in servizio al XIV Battaglione coloniale e poi al I Gruppo bande di confine con il grado di tenente assumendo il comando di una banda nel Goggiam Occidentale.[1] Partecipò alle grandi operazioni di polizia coloniale venendo insignito di due croci di guerra al valor militare.[1] Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipò alla operazioni belliche in A.O.I., e cadde in combattimento a Quarà il 29 gennaio 1941, venendo insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di una banda di confine, durante un aspro e sanguinoso combattimento, visto che nuclei annidati sopra un torrione arrecavano gravi perdite al suo reparto, animosamente scalava la parete rocciosa seguito da due soli ascari e di sorpresa scacciava l’avversario causandogli gravi perdite. Successivamente, alla testa di un reparto d’avanguardia, annientava con indomito slancio la resistenza del nemico che ostacolava seriamente la marcia della colonna. Interveniva poi di iniziativa in soccorso di un reparto di retroguardia che, premuto da forze soverchianti, si trovava in gravi difficoltà. Dopo aver inflitto gravi perdite all’avversario, caduti i serventi di una mitragliatrice, li sostituiva e continuava il micidiale fuoco, finché crivellato da ferite, trovava eroica morte sull’arma. Combattente di rara perizia, di indomito valore, trascinatore e suscitatore di entusiasmo, fulgido esempio di guerriere virtù. Quarà (A.O.I.), 27-29 gennaio 1941 .[3]»
— Regio Decreto 24 luglio 1942.
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di salmerie, visto che una collina sulla destra della colonna salmerie era occupata dai ribelli, d'iniziativa, con una quindicina di conducenti, si slanciava all'occupazione della posizione stessa riuscendo col suo pronto e deciso intervento, a far desistere i ribelli dal tentativo di cadere sulla colonna salmerie ed a metterli in fuga. Calcabit, 14 settembre 1937
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ripetutamente attaccato da formazioni nemiche, difendeva tenacemente la posizione e trascinava più volte i suoi uomini al contrattacco, riuscendo e respingere i nemici. In ogni fase dell'azione dava prova di ardimento e sprezzo del pericolo. Faguttà (Goggiam Occidentale), 20 ottobre 1937

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 553.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Alessandri, Aldo, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale - II. La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-46947-6.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 3: La caduta dell'Impero, Bari, Laterza, 1982.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 553.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandri, Aldo, su Combattenti liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.