Game Informer
Game Informer | |
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Stato | ![]() |
Lingua | Inglese |
Periodicità | Mensile |
Genere | Stampa nazionale |
Formato | Rivista |
Fondatore | FuncoLand |
Fondazione | agosto 1991 |
Chiusura | 2 agosto 2024 |
Sede | Minneapolis |
Editore | GameStop |
Tiratura | 367 |
Direttore | Andy McNamara |
ISSN | 1067-6392 |
Distribuzione | |
cartacea | |
Edizione cartacea | singola copia/ abbonamento |
multimediale | |
Edizione digitale | singolo numero/ abbonamento |
Sito web | www.gameinformer.com |
Game Informer (GI) è una rivista di videogiochi statunitense fondata nell'agosto 1991, anno in cui la FuncoLand iniziò la pubblicazione di una rivista di sei pagine gratuita.[1] In passato contava circa tre milioni di abbonati, il che la rendeva la rivista di videogiochi più diffusa al mondo,[2] e nel 2009, la dodicesima rivista generica più diffusa.[3] Game Informer era classificata fra le prime quattro riviste maggiormente lette dagli uomini fra i diciotto ed i trentaquattro anni.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La rivista era di proprietà della GameStop Corp., l'azienda che possedeva anche l'omonima catena di negozi diffusi in tutto il mondo, che rilevò la Funcoland nel 2000. A causa di ciò, la rivista fu ampiamente pubblicizzata nei negozi del gruppo, cosa che contribuì notevolmente all'aumentare degli abbonamenti,[4] che spesso erano collegati ad alcune promozioni dei punti di vendita GameStop.
Nel novembre 2009 Game Informer fu oggetto di un completo restyling,[5] poco prima dell'uscita del duecentesimo numero, pubblicato a dicembre del 2009.
In occasione dell'ultimo numero, The Legend of Zelda fu nominato il miglior videogioco di tutti i tempi. Gli altri giochi della Top 10 erano Super Mario Bros., Tetris, Grand Theft Auto III, Half-Life 2, Doom, Metroid, Final Fantasy VI, Super Mario Bros. 3 e Ms. Pac-Man.[6]
Il 2 agosto 2024, con un annuncio sul sito della rivista, fu comunicata la chiusura della redazione e il licenziamento dei dipendenti.[7]
Nel marzo del 2025, lo studio Gunzilla Games ha acquistato i diritti del marchio e che Game Informer ha riaperto i battenti, riassumendo tutto lo staff e ripristinando l'intero archivio digitale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) 10 Years of Game Informer, in Game Informer, agosto 2001, p. 42.«In August of 1991, Funcoland began publishing a six-page circular to be handed out free in all of its retail locations»
- ^ a b (EN) Game Informer Announces Rate Base Increase to 2.3 Million, su Business Wire, 9 aprile 2007. URL consultato il 24 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
- ^ (EN) Alexander Sliwinski, Game Informer is one of the top 15 magazines by subscriptions, su Joystiq, 1º aprile 2009. URL consultato il 24 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
- ^ (EN) Jose Antonio Vargas, A Magazine Whose Lineup Is Always in Play, in The Washington Post, 18 aprile 2005. URL consultato il 24 gennaio 2015.
- ^ (EN) The Beatles Rockband, in Game Informer, n. 197.
- ^ (EN) Top 200 Games of All Time, su Nintendo Everything. URL consultato il 25 settembre 2014.
- ^ Game Informer chiude: addio a una delle maggiori realtà del giornalismo videoludico, su everyeye.it, 2 agosto 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Game Informer
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su gameinformer.com.
- Game Informer (canale), su YouTube.