Isabella di Clare, IV contessa di Pembroke

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Castello di Pembroke

Isabella di Clare (11721220) sposò il potente nobile Guglielmo il Maresciallo che servì come Conte maresciallo di Inghilterra divenendo uno dei più potenti uomini del paese. Il matrimonio fra i due venne voluto da Riccardo I d'Inghilterra.

La ricca ereditiera[modifica | modifica wikitesto]

Isabella fu una delle più ricche ereditiere della nobiltà gallese e irlandese[1] e nacque nel Pembrokeshire nel 1172 come la più vecchia dei figli di Riccardo di Clare, II conte di Pembroke ed Eva MacMurrough che era a sua volta figlia di Diarmuid Mac Murchadha Caomhánach, il deposto Re del Leinster, e di Mór Ní Tuathail. Da parte di padre i suoi nonni erano Gilbert de Clare, I conte di Pembroke e Isabella de Beaumont.

Isabella aveva un fratello più giovane, Gilbert (1173-1185) che morì quand'era ancora minorenne e per questo non venne mai investito formalmente del titolo di Conte di Pembroke nonostante lo avesse ereditato alla morte del padre avvenuta nel 1176. Per questo motivo alla morte del fratello Isabella divenne, per Suo jure, contessa di Pembroke e lo rimase fino alla morte avvenuta nel 1220. Isabella aveva anche un'altra sorella Joan e altre due sorellastre Aline e Basilia che si sposò per tre volte con Robert de Quincy, Raymond FitzGerald e Geoffrey FitzRobert.

Le descrizioni di Isabella la vogliono come una donna di alto lignaggio saggia, buona e affascinante[2] e si presuppone che parlasse correttamente il francese, l'irlandese e il latino[3]. Con la morte del fratello e dei genitori, la madre morì nel 1188, Isabella divenne una delle più ricche del paese grazie ai contadi di Pembroke e Striguil che le portarono molte terre in Irlanda, (quasi un quarto dell'intero territorio), Normandia e Galles[1] e divennero suoi numerosi castelli situati nella baia di Milford Haven incluso il Castello di Pembroke[1]. Vista la giovane età, era già orfana a sedici anni, Isabella andò sotto la custodia di Enrico II d'Inghilterra che la ospitò presso la Torre di Londra prendendosi cura di lei e dei suoi averi.

Il matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Enrico II promise in sposa Isabella a Guglielmo il Maresciallo un uomo che si era fatto strada da solo nella corte, dove ormai era visto come il più grande cavaliere e soldato del regno, e nelle grazie del re che voleva ricompensarlo per i suoi servigi con una moglie che portava con sé una ricca dote. Tuttavia Enrico morì prima che le nozze potessero avere luogo e nell'agosto del 1189 fu suo figlio Riccardo I d'Inghilterra a dare in sposa la diciassettenne Isabella al quarantaquattrenne Guglielmo. Al tempo delle nozze ella risiedeva ancora alla Torre sotto la custodia del Gran giustiziere Ranulf de Glanvill[2], il matrimonio si tenne con la dovuta pompa[2] e i due sposi si recarono quindi in una tenuta del Surrey che apparteneva a Enguerrand d'Abernon[2].

Il matrimonio con Isabella elevò Guglielmo dal rango di uomo senza terre a quello di più ricco proprietario terriero del paese e dal 1194 iniziò a servire come Conte maresciallo di Inghilterra, carica che ricoprì sotto i regni di Riccardo I, suo fratello Giovanni d'Inghilterra e il figlio di questi Enrico III d'Inghilterra. Per quanto Guglielmo non sia diventato Jure uxoris conte di Pembroke o di Striguil fino al 1199 egli tuttavia s'assunse la signoria di Leinster, del castello di Pembroke, del Castello di Chepstow e di tutte le altre piccole fortezze di proprietà della moglie, quali quelle di Haverfordwest, Tenby, Lewhaden, Narberth e Stackpole[1].

Poco dopo le nozze i due andarono in Irlanda, ad Old Ross, un piccolo villaggio situato nei territori che erano stati del nonno materno di Isabella, rapidamente venne ordinata la costruzione di un castello Motte e bailey, altrettanto velocemente vi sorse intorno un piccolo borgo e poco dopo i due fondarono la città portuale sul fiume Barrow che divenne nota con il nome di New Ross.

Dal 1192 Isabella e il marito si assunsero il compito di amministrare i loro vasti possedimenti cominciando a rimettere in sesto il Castello di Kilkenny e la relativa città che erano stati danneggiati dalle razzie del Clan O'Brien nel 1173 e più tardi ordinarono la costruzione di diverse abbazie nelle vicinanze[3].

I figli[modifica | modifica wikitesto]

Dalla sua unione con Guglielmo il Maresciallo discesero:

La mancanza di eredi diretti[modifica | modifica wikitesto]

Isabella morì in Galles nel 1220, suo marito era morto l'anno prima, all'età di quarantotto anni e venne sepolta nell'Abbazia di Tintern e un Cenotafio venne rinvenuto nella chiesa di New Ross. Nonostante i molti figli che ella ebbe dal marito curiosamente tutti i maschi morirono senza lasciare figli e la leggenda vuole che questo sia causato da una maledizione gettata su Guglielmo dal vescovo di Ferns[1]. Il titolo di Maresciallo andò quindi a Ugo Bigod, III conte di Norfolk, marito della sua figlia maggiore Matilde Marshal, mentre il titolo di conte di Pembroke andò a William de Valence, I conte di Pembroke, nipote di Isabella tramite la figlia Joan. Nel giro di poche generazioni Isabella e Guglielmo divennero gli antenati di molte personalità della nobiltà britannica, da Roberto I di Scozia a Enrico IV d'Inghilterra e altri ancora.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Gilbert FitzRichard Richard FitzGilbert  
 
Rohese Giffard  
Gilbert de Clare, I conte di Pembroke  
Adeliza de Claremont Hugh de Creil, Conte di Claremont  
 
Marguerite de Montdidier e Roucy  
Riccardo di Clare, II conte di Pembroke  
Roberto di Beaumont, II conte di Leicester Roger de Beaumont  
 
Adeline di Meulan  
Isabella de Beaumont  
Elisabetta di Vermandois Ugo I di Vermandois  
 
Adelaide di Vermandois  
Isabella di Clare  
Donnchad mac Murchada Murchad mac Diarmata  
 
 
Diarmuid Mac Murchadha Caomhánach  
 
 
 
Eva MacMurrough  
Muitchertach O'Toole Gilla Comgaill O'Toole  
 
Sabh Mael Morda O'Domnail  
Mór Ní Tuathail  
Cacht Inion Loigsig O'Morda Loigsig O'Morda  
 
Gormlaith Inion Finn O'Caellaide  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Costain, Thomas B. (1949, 1962). The Conquering Family. Garden City, New York: Doubleday and Company, Inc
  2. ^ a b c d Painter, Sidney (1933). William Marshal, Knight-Errant, Baron, and Regent of England. Baltimore: Johns Hopkins Press. p.76. Google Books
  3. ^ a b Turtle Bunbury (2000). History, Heroes and Villains, William Marshall, Earl of Pembroke ,1147-1219 - Crusader, Templar, Kingmaker. An article
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