Jacopo da Varazze

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Jacopo da Varagine, O.P.
arcivescovo della Chiesa cattolica
Particolare del monumento sepolcrale, Museo di Sant'Agostino
 
Incarichi ricopertiArcivescovo di Genova (1292-1298)
 
Nato1230 circa, Varazze
Nominato arcivescovo1292
Deceduto13 o 16 luglio 1298, Genova
 
Beato Jacopo da Varazze

Vescovo e poeta

 
Nascita1230 circa, Varazze
Morte13 o 16 luglio 1298, Genova
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1816, da papa Pio VII
Ricorrenza13 luglio

Jacopo di Varazze, chiamato anche Jacopo da Varagine (nome latino di Varazze) o Giacomo da Varagine (Varazze, c. 1230 – Genova, 13 o 16 luglio 1298), è stato un vescovo cattolico, poeta e agiografo italiano, frate domenicano e arcivescovo di Genova, proclamato beato della Chiesa cattolica.

Il culto di Jacopo da Varazze come beato fu confermato nel 1816 da papa Pio VII.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Molte teorie gli attribuiscono origini diverse, come quella del Padre Giovanni Borzino che lo fa discendere dalla famiglia dei Fazio[1]. Più probabilmente, come proposto da Carla Casagrande, apparteneva alla famiglia soprannominata da Varagine (originaria da Varazze)[2]. Secondo E.C. Richardson, questa denominazione corrispondeva al ramo dei marchesi del Bosco[3] che aveva stabilito la loro corte a Varazze, prendendo anche il nome da questa signoria[4].

Entrato nell'ordine dei Domenicani nel 1244, ben presto, per la sua cultura e per il suo acume, venne nominato priore, prima a Como, poi a Bologna, quindi ad Asti. Nel 1267 fu nominato provinciale dell'ordine per tutta la Lombardia, carica che abbandonò nel 1286. Jacopo fu anche nominato vicario generale e governò l'ordine domenicano per due anni. Così riferisce lo storiografo domenicano padre Michele Piò: “Reggeva la Provincia di Lombardia fra Giacomo da Varazze detto da Varagine quando morì il Vercelli (Giovanni da Vercelli Maestro dell'Ordine deceduto nel 1283); onde essendo già dato il capitolo generale in Bologna, Egli restò vicario dell'Ordine sino all'anno 1285 nel quale fra Munio di Zamora spagnuolo fu assunto al Generalato”

Fu inoltre diffinitor in due capitoli generali, tenuto il primo a Lucca nell'anno 1288, e l'altro in Ferrara nel 1290. Fu poi arcivescovo di Genova dal 1292 fino al 1298, anno della sua morte. In tale ruolo si distinse particolarmente per la determinazione a pacificare, con alterne vicende, guelfi e ghibellini. Stando a una tradizione non accertata, Jacopo avrebbe redatto una delle prime traduzioni in volgare della Bibbia, ma non abbiamo manoscritti di tale versione.

La sua fama si deve, invece, a una raccolta di vite di santi, dal titolo Legenda Aurea (Legenda sanctorum), scritta a partire dagli anni sessanta del XIII secolo e rielaborata fino alla morte. L'opera, che fu scritta in latino e in seguito diffusa in versioni volgarizzate, ottenne molta influenza sulla successiva letteratura religiosa e servì come importante fonte iconografica per numerosi artisti. Tuttora sopravvivono più di 1400 manoscritti a testimonianza della grande importanza e dell'enorme diffusione che ebbe l'opera.[5]

Francesco Flora menziona questa raccolta delle vite dei Santi «e i lor casi meravigliosi, come quello di San Cristoforo, che, guadando il fiume con sulle spalle un bimbo e sentendo un peso infinito, seppe poi di aver portato Gesù, il peso del mondo».[6] Nelle Legenda compare anche una delle prime menzioni medievali del Graal, associato con la ricerca che di esso fecero i cavalieri genovesi della prima Crociata nel 1099.[7]

La raccolta di sermoni di Iacopo da Varazze riunisce tre sermonari che comprendono modelli di sermoni predicabili ai fedeli in occasione di feste sacre (Sermones de omnibus sanctis et festis), o nel Vangelo della Domenica (Sermones dominicales), o ancora durante la quaresima (Sermones quadragesimales).[8]

Sempre in latino compilò una Cronaca genovese (Chronicon Ianuense), che tratta della storia di Genova dalle origini al 1297.

Le spoglie mortali sono conservate nella cappella a lui dedicata nella Chiesa di San Domenico della sua città natale.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Jacopo Da Varagine, Cronaca della città di Genova dalle origini al 1297 a cura di Guido Bertini, Collana Dimensione Europa, Genova, ECIG 1995, EAN 9788875456331.
  • Jacobus de Voragine, Sermones Quadragesimales, edizione critica a cura di Giovanni Paolo Maggioni, Firenze, SISMEL Edizioni del Galluzzo, 2005. isbn 88-8450-156-3.
  • Jacobus de Voragine, L'invenzione della Santa Croce, a cura di Carlo Lapucci, Montepulciano, Le balze, 2000. isbn 88-87187-26-6.
  • Jacopo da Varagine,
Leggenda aurea, tradotto dal latino da Cecilia Lisi, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 2006. isbn 9788889264164.
Legenda aurea, a cura di Alessandro e Lucetta Vitale Brovarone, Torino, Einaudi, 2007. isbn 9788806183226.
Legenda Aurea, Testo critico riveduto e commento a cura di Giovanni Paolo Maggioni. Traduzione italiana coordinata da Francesco Stella con la revisione di Giovanni Paolo Maggioni. Firenze, SISMEL Edizioni del Galluzzo, 2007.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Istituto storico domenicano (Rome Italy), Archivum Fratrum Praedicatorum, Istituto Storico Domenicano., 2001. URL consultato il 21 marzo 2023.
  2. ^ IACOPO da Varazze in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato il 21 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Ernest Cushing Richardson, Materials for a Life of Jacopo Da Varagine, H.W. Wilson, 1935. URL consultato il 21 marzo 2023.
  4. ^ Desimoni, C. "Due documenti di un marchese Arduino, crociato nel 1184-85". Giornale Ligustico. Società Ligure di Storia Patria. Biblioteca Digitale. 2012. (PDF), su rmoa.unina.it.
  5. ^ Il testo critico della Legenda Aurea è stato pubblicato per la prima volta nel 1998 da un filologo italiano, Giovanni Paolo Maggioni, che ha curato anche l'edizione critica di una raccolta di sermoni di Iacopo da Varazze, i Sermones Quadragesimales.
  6. ^ Francesco Flora, Storia della letteratura italiana. Volume I. Dal Medioevo alla fine del Quattrocento, Arnolfo Mondadori Editore, X Edizione, 1958, pag. 108.
  7. ^ Michele Marsonet, Il fascino eterno del Graal, su nuovomonitorenapoletano.it, 2023.
  8. ^ cfr. Fondazione Mansutti, Quaderni di sicurtà. Documenti di storia dell'assicurazione, nuova edizione a cura di M. Bonomelli, schede bibliografiche di Claudia Di Battista, note critiche di Francesco Mansutti, p. 190-191.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Jacopo da Varazze, Legenda aurea, Stampate in Venetia, per Bartholomeo di Zani da Portese, nel MCCCCLXXXXIX adi V di decembre.
Predecessore Arcivescovo di Genova Successore
Bernardo de' Arimondi 1292 - 1298 Porchetto Spinola, O.F.M.
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