Nicole Grimaudo

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Nicole Grimaudo (Caltagirone, 22 aprile 1980) è un'attrice italiana.

Dopo aver esordito in televisione nell'ultima edizione di Non è la Rai, ha avviato una carriera d'attrice, dividendosi tra produzioni cinematografiche (come Mine vaganti o Buongiorno papà) e serie televisive (R.I.S. - Delitti imperfetti, Medicina generale e il primo episodio de L'ispettore Coliandro).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1994 al 2010[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994, durante un viaggio a Roma per trovare le sorelle stabilitesi lì, decide di partecipare a un provino per Non è la Rai. Debutta così in televisione nel programma pomeridiano di Italia 1 Non è la Rai, divenendo una delle ragazze più amate[1][2] e conducendo anche alcune puntate in sostituzione di Ambra Angiolini.

Nel 1996 debutta come attrice nella miniserie televisiva Sorellina e il principe del sogno, per la regia di Lamberto Bava.

Nel 1997 partecipa alla fiction Racket, dove veste i panni di una sedicenne in pericolo, al fianco di Michele Placido.

Nel 1998 il debutto al cinema, nel ruolo della figlia di Luigi Pirandello in Tu ridi, dei fratelli Taviani. Nel 1995 recita ne Il giardino dei ciliegi, regia di Gabriele Lavia, e nel 1999 e nel 2001 in Amadeus, regia di Roman Polański. Lavora in numerose produzioni televisive, come nel telefilm Questa casa non è un albergo (2000), le miniserie TV L'amore oltre la vita, Un posto tranquillo, Il bell'Antonio, con Daniele Liotti, le serie TV: L'ispettore Coliandro, Il bello delle donne e ancora, tra il 2006 e il 2009, l'attrice è la coraggiosa tenente Giordano in R.I.S. - Delitti imperfetti, la premurosa consorte di Gino Bartali, interpretato da Pierfrancesco Favino, ne Gino Bartali - L'intramontabile, diretto da Alberto Negrin, la caposala di Medicina generale, per la regia di Renato De Maria e l'ambizioso magistrato ne Il mostro di Firenze di Antonello Grimaldi.

Nel 2008 ritorna sul grande schermo con Un giorno perfetto, diretto dal regista turco Ferzan Özpetek, dove interpreta il complesso ruolo della moglie di un politico.

Nel 2009 con Baarìa, regia di Giuseppe Tornatore, presentato alla serata d'apertura della 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Sempre nel 2009 gira il film di Ferzan Özpetek, Mine vaganti, che la vede protagonista insieme a Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi, nelle sale nel 2010. Il film di Özpetek sarà l'unica pellicola italiana in concorso al Tribeca Film Festival, dove sarà in lizza per i premi al migliore film, al migliore attore e alla migliore attrice. Torna in televisione nel 2010 nella serie Dov'è mia figlia?, per la regia di Monica Vullo, nella quale è la protagonista femminile nel ruolo di un commissario, Anna, chiamato a indagare sulla scomparsa di una bambina insieme al protagonista maschile Claudio Amendola.

Anni dal 2011[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2011-2012 è stata la protagonista di tre film per il cinema: Baciato dalla fortuna, diretto da Paolo Costella, insieme a Vincenzo Salemme, Dario Bandiera, Asia Argento e Alessandro Gassmann, L'amore fa male, opera prima di Mirca Viola e nella commedia a episodi Workers di Lorenzo Vignolo, a fianco di Nino Frassica, Paolo Briguglia e Luis Molteni.

È co-protagonista nel film All'ultima spiaggia, uscito nell'ottobre 2012.

Nel 2013 è sui grandi schermi con il film Buongiorno papà di Edoardo Leo. Nello stesso anno è selezionata come protagonista femminile per la fiction Rai La tempesta, con Giovanni Scifoni e Nino Frassica.

Nel 2014 interpreta la moglie di Alberto Manzi nella fiction Non è mai troppo tardi.

Nel 2015 è di nuovo sul grande schermo con il film Le leggi del desiderio di Silvio Muccino.

Dal settembre 2017 viene scelta, insieme a Giorgio Pasotti, come testimonial del Mulino Bianco della Barilla, in sostituzione dell'attore Antonio Banderas.[3]

Nel 2018 è nel cast della serie televisiva Immaturi - La serie, remake del film cinematografico Immaturi, dove interpreta il ruolo di Francesca, una giovane chef di successo in cura per la dipendenza dal sesso.[4]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ha due sorelle maggiori, Maria Vittoria e Simona. Ha due figli, Pietro, nato il 21 marzo 2014, e Giulio nato il 25 gennaio 2021,[5] avuti dal marito Francesco, giornalista Rai sposato nel 2013.[6]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Programmi televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000 - Questa casa non è un albergo

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 vince con Mine vaganti il Premio Anna Magnani come miglior attrice protagonista al Bari International Film Festival. Vince anche il premio della stampa estera Globo d'Oro come attrice rivelazione.

Nel 2010 vince il Premio Afrodite, promosso dall'Associazione Donne dell'Audiovisivo, che ha il doppio intento di promuovere sia la crescita professionale delle donne che lavorano nel settore dell'audiovisivo, che i loro interessi e la loro cultura.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per Ambra 572mila telefonate, in la Repubblica, 16 novembre 1994, p. 30. URL consultato il 22 novembre 2009.
  2. ^ "Non è la Rai", Nicole vince a sorpresa, in Corriere della Sera, 26 novembre 1994, p. 39. URL consultato il 22 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2013).
  3. ^ Mulino Bianco lascia Banderas, Pasotti-Grimaudo nuovi fornai, su ansa.it, 14 settembre 2017. URL consultato il 12 marzo 2018.
  4. ^ Nicole Grimaudo in Immaturi – La serie è la chef Francesca, dipendente dal sesso (e dal suo professore), su optimaitalia.com, 12 gennaio 2018. URL consultato il 12 marzo 2018.
  5. ^ Nicole Grimaudo: 'Benvenuto Pietro', su gossip.it. URL consultato il 26 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2014).
  6. ^ Nicole Grimaudo mamma bis: secondo figlio maschio per l’attrice - Dilei

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN71148456 · ISNI (EN0000 0001 1950 9489 · SBN RAVV392129 · LCCN (ENno2006076550 · GND (DE144041154 · BNE (ESXX5082379 (data) · BNF (FRcb16529244m (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2006076550