Ouju
L'Ouju (甌劇T, 瓯剧S, Ōu jùP) è un genere operistico cinese della città di Wenzhou.
Storia
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L'Ouju nacque nel XVII secolo come forma di Luantan, un termine che indicava le opere diverse dal Kūnqǔ, il quale presenta rigide regole musicali. Il Luantan di Wenzhou assimilava i toni di 6 opere diverse.[1] Inizialmente le sue opere erano adattamenti delle canzoni in stile Gao e dell'opera Kūnqǔ, poi assorbì gli stili canori dell'opera dell'Anhui e del Tanhuang.[2] La sua tradizione era portata avanti da numerose compagnie popolari e professionali attive fino agli inizi del Novecento, quando cedettero il passo all'Opera di Pechino, che gradualmente divenne sempre più popolare nell'area.[1]
Nel 1959 il Luantan di Wenzhou assunse il nome di Ouju e diverse compagnie locali si fusero per dare vita alla Compagnia dell'Opera Ouju, divenuta in seguito un istituto di ricerca improntato su questo genere operistico. Nel 2008 l'Ouju è stato riconosciuto come patrimonio culturale immateriale di livello statale.[1]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'Ouju è incentrato sul canto e sulla gestualità. Il linguaggio impiegato è il cinese standard, che ben si adatta al pubblico locale, e solo il buffone parla dialetto. A livello acrobatico vengono impiegate le mosse del Nanquan, un'arte marziale tipica di Wenzhou, mentre per quanto riguarda l'orchestra, il ritmo è dato dal tamburo, e non dagli strumenti a corda o a fiato.[1] La formazione musicale dell'Ouju (Oujutuan) comprende l'erhu, la suona, il dizi e il set di percussioni luogu, a sua volta comprendente i cimbali qi, il tamburo dagu, il tamburo guban e due tipi di gong, uno ascendente (xiaoluo) e uno discendente (daluo).[3] La musica dell'Ouju appartiene alla variazione di tipo metrico (板式變化體S, Bǎnshì biànhuà tǐP).[2]
Le principali figure interpretate nell'Ouju sono:[1]
- xiaosheng, il giovane letterato
- qingyi, la bella ragazza di famiglia agiata
- laosheng, l'uomo anziano
- laodan, la donna anziana
- hualian, il generale
- chou, il buffone
Le principali opere del genere Ouju
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A partire dalla seconda metà del Novecento, la Compagnia dell'Opera Ouju di Wenzhou ha reso celebre questo genere operistico in tutta la Cina e si è esibita anche in USA, Germania, Italia, Finlandia, Francia e Paesi Bassi, nonché a Hong Kong a partire dal 2019.[1]
Tra le opere Ouju più famose si citano Gao Ji e Wu Sanchu, Yangmen Nonjiang ("Le generalesse della famiglia Yang"), Donghai Xiaobing ("I piccoli soldati del Mare Orientale"), Shagouji ("L'uccisione del cane"), Shuangjinyin ("I due sigilli d'oro"), Lubu e Diaochan, Hudiebei ("La coppa delle farfalle"), Zhenzhuta ("La pagoda di perle"), Dong'Ouwang ("Il re di Dong'Ou"), Xixinji ("Un cuore puro") e Lan Xiaocao.[1]
Il romanzo Chengzi Hongle ("Le arance sono mature") della scrittrice nativa di Wenzhou Qi Jun (1917-2006) ha ispirato l'omonima opera teatrale in stile Ouju.[1]
Uno dei più importanti interpreti di questo genere operistico è Fang Rujang, insignito del Meihuajiang ("Premio dei Fiori di Pruno") nel 2013, il maggiore premio per gli interpreti dell'opera tradizionale cinese.[4]
Chen Chahua (1931-2015) è stata una delle più grandi interpreti del personaggio di Wu Sanchu. Fu suo il merito di aver promosso la riforma canora dei ruoli maschili e femminili assieme al compositore Li Zimin (1930-2019), e fu docente di numerose artiste, tra cui Cai Xiaoqiu.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gabriella Bonino, Alla scoperta di Wenzhou, L'Artistica Editrice, 2021, ISBN 9788873204497.
- (EN) Tan Ye, Historical Dictionary of Chinese Theater, Rowman & Littlefield, 4 marzo 2020, ISBN 978-1-5381-2064-4.
- Francesco Serratore, Vite transnazionali e musiche locali. La comunità cinese di Milano e il teatro delle marionette di Wencheng (PDF), in Etnografie Sonore, III, n. 1, 2020.
Altri progetti
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