Rai Radio 3

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Rai Radio 3
PaeseBandiera dell'Italia Italia
LinguaItaliano
Data di lancio1º ottobre 1950
Share di ascolti1.270.000 (1º semestre 2022)
EditoreRai
Nomi precedentiTerzo Programma (1950-1975)
Frequenze precedentiMW
1035 · 1107 · 1305 · 1368 · 1512 · 1602 Khz
SW
3995 khz
Canali gemellatiRai Radio 3 Classica
MottoLa bellezza è nell'aria
Sito webwww.raiplaysound.it/radio3
Diffusione
Terrestre
FM
DAB
99% del territorio
Canali 12B · 12D
Rai
RAI Mux A
Rai Radio 3 (Italia)
(DVB-T - FTA)
Canale 703
Satellitare
Sky Italia
Eutelsat Hot Bird 13F
Rai Radio 3
(DVB-S2 · FTA)
11766 - V - 29900 - 3/4

Canale 8824
Tivùsat
Eutelsat Hot Bird 13F
Rai Radio 3
(DVB-S2 · FTA)
11766 - V - 29900 - 3/4

Canale 603
Eutelsat 5 West BRai Radio3
(DVB-S2 · FTA)
11637 - V - 30000 - 3/5
Streaming web
RaiPlay SoundIn formato RA e WMA
iTunesIn formato AAC

Rai Radio 3 è la terza emittente radiofonica pubblica italiana edita dalla Rai. Diretta da Andrea Montanari, è la quattordicesima in classifica tra le radio nazionali più ascoltate in Italia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Già l'EIAR aveva avuto un terzo canale radiofonico, ma con caratteri opposti a quelli del terzo programma RAI: si trattava infatti di una rete a carattere più popolare. Le trasmissioni di questo canale iniziarono il 28 ottobre 1937 dalla stazione radio di Roma III e terminarono il 23 giugno 1940, quando, a causa dell'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, le trasmissioni radiofoniche vennero unificate per tutte le stazioni[1].

Anni '50[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale Radio 3 è nata, con la denominazione Terzo Programma, alle ore 21:00 di domenica 1º ottobre 1950, come canale culturale radiofonico sul modello delle esperienze analoghe, già attive dal 1946, BBC Third Programme (dal 1967, BBC Radio 3) e RDF Programme National (dal 1963, France Culture).

Nel 1975, in seguito alla Riforma della RAI, il Terzo Programma subisce un restyling chiamandosi Radio 3.

Sin dalla sua nascita, il segnale di Radio 3 è stato sempre caratterizzato dall'uso di una tecnologia nuova per l'epoca: la FM. Ciò nonostante, la sua diffusione è avvenuta in passato anche dalla stazione a onda corta di Roma e da una rete a bassa potenza di impianti in AM, ormai dismessi, situati ad esempio in Bologna, Catania, Cagliari, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona.

Anni '70[modifica | modifica wikitesto]

Il trattamento del suono per la diffusione tramite rete in FM ha subito posto i tecnici di fronte alla sfida di sfruttare le potenzialità una banda più larga e quindi fedele rispetto alla modulazione d'ampiezza dovendo trasmettere un tipo di materiale sonoro peculiarmente difficile (parlato, musica orchestrale e operistica) e affrontando le limitazioni tecnologiche dell'epoca in materia di trattamento del segnale per la trasmissione, che inizialmente prevedevano una forma di limitazione di dinamica assai basica monobanda, che talvolta generava, anche a seconda della qualità di taratura dell'impianto trasmittente, diversi artefatti, specialmente nei passaggi orchestrali molto forti e nel canto lirico.

Anni 80[modifica | modifica wikitesto]

A metà anni 80, il trattamento del suono fu sostituito con un sistema fondato su un principio di processamento a due bande, in forma analogica. In quei modi, la qualità sonora del canale ebbe un notevole miglioramento. I tecnici che curavano il suono della Radio 3 a quel periodo, ebbero modo di perfezionare un tipo di processamento del suono tendente a ridurre il più possibile l'alterazione dinamica e delle frequenze (timbrica), specie riguardo alla regolazione dei transienti di attacco e di rilascio, a beneficio di una maggiore fedeltà alla sorgente originale (costituita specialmente da musica strumentale, lirica o programmi parlati). In termini grossolani, si potrebbe dire che nella "giungla" delle frequenze italiane in FM, il suono del terzo canale radiofonico Rai era il più "soft", anche rispetto agli altri due canali Rai Radio 1 e Rai Radio 2. Quantunque i benefici di questa tecnologia si apprezzassero non da tutte le postazioni trasmittenti.

Anni 90[modifica | modifica wikitesto]

La tecnologia di processamento del suono per l'immissione nella rete nazionale di trasmettitori in modulazione di frequenza passò dal due bande analogico a quello digitale, permettendo un ampliamento dei parametri di intervento al fine di calibrare il materiale sonoro per la trasmissione in FM in funzione del rispetto dei limiti di legge, in particolare riferimento al parametro tecnico della deviazione a 75 kHz, al tempo stesso snaturandolo quanto meno possibile.

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Attorno agli ultimi anni del primo decennio del 2000, forse col tentativo di ricavare una maggiore visibilità per Rai Radio 3 nella giungla di frequenze e in piena loudness war, venne usato un sistema di processamento del suono multibanda più simile a quello degli altri due canali, facendo in tal modo perdere alla Radio quella sonorità distintiva che l'aveva caratterizzata sino a quel momento. Infatti, le voci e le musiche di questa emittente subirono, da allora, una notevole alterazione timbrica e dinamica, contravvenendo così ai principi base dell'alta fedeltà che il terzo canale Rai, per la sua particolare connotazione culturale, era tenuta a rispettare. Le sorgenti originali irradiate (registrazioni di musica classica e contemporanea, lirica, programmi parlati, musica etnica e di svariati altri generi) tendevano a essere maggiormente snaturate, dal punto di vista della fedeltà sonora, rispetto a quanto si riscontrasse in precedenza. Tali alterazioni erano udibili in entità lievemente minore dalla stazione trasmittente di Monte Mario in Roma.

Per un lungo periodo l'unico canale in FM della Rai rimasto vicino a un concetto di alta fedeltà è stato l'attuale Rai Radio 3 Classica, diffuso nelle città di Milano, Torino, Ancona, Roma e Napoli, e allora denominato Rai FD5, denominazione che richiamava il nome del quinto canale della filodiffusione, inizialmente diffuso solo attraverso il medesimo sistema via cavo.

Nel gennaio 2009 il compositore Stefano Bollani realizza le sigle dell' intero palinsesto. Sono ancora in onda nel 2024 quelle di Onda Verde, del GR3 e degli stacchetti pubblicitari.

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

Fino a settembre 2017 Rai Radio 3 trasmetteva nella fascia notturna, dalle 2:00 (dalle 1:30 sabato e domenica) alle 6:00 lo stesso programma di Rai FD5, oggi denominato Rai Radio 3 Classica, canale inizialmente in sola filodiffusione. In tali orari era facile riscontrare la notevole differenza tra il medesimo materiale sonoro che subiva però due trattamenti diversi, iper compresso per Rai Radio 3, bibanda e più rispettoso della natura dei materiali sonori per Rai Radio 3 Classica.

Da settembre 2017 invece Rai Radio 3 ha iniziato a trasmettere una programmazione autonoma anche di notte.

Rai Südtirol trasmette Radio 3 dalle ore 22:00 fino alle ore 06:00.

Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]

Da agosto 2022, dopo un periodo durato cinque anni, Rai Radio 3 ha ripreso a trasmettere nella fascia notturna i programmi di Rai Radio 3 Classica. Nel 2023 ha una sua programmazione notturna autonoma rispetto al programma Rai Radio 3 Classica. In merito alla tipologia di trattamento e della qualità del suono, è da riscontrare, a metà 2023, e solo per la diffusione sul network in FM, l'abbandono del trattamento "aggressivo" multibanda del suono (permanendo, invece, nella diffusione in streaming), e l'adozione di tecnologie e un approccio che consentono un risultato d'ascolto più fedele e rispettoso delle tipologie di materiale sonoro trasmesse, in termini di contenimento delle distorsioni e maggior rispetto delle dinamiche e dei transienti, e, in ultima analisi, del contenuto formale, sostanziale e culturale del materiale sonoro trasmesso.

Palinsesto[modifica | modifica wikitesto]

Radio 3 è un canale tematico, dedicato alla cultura e all'approfondimento. Trovano ampio spazio nella programmazione appuntamenti con la musica colta, le letterature classiche e moderne, la storia, l'economia, la filosofia, la religione, la mitologia, l'arte, il cinema, la scienza. Anche l'informazione ha un taglio critico e analitico, dedicando attenzione alle cronache nazionali e internazionali, ai temi delle scienze e della società. Attualmente la proposta è diventata più divulgativa. In passato, sulla rete, non veniva trasmessa la pubblicità. Le trasmissioni sono realizzate dalla struttura Radio Rai.

Non mancano spazi per il notiziario (denominato GR3), trasmesso durante la giornata in tre edizioni estese alle ore 8.45, 13.45 e 18.45 di durata pari a circa 15 minuti e tre edizioni brevi alle ore 6.45, 10.45 (solo da lunedì a venerdì) e 16.45, di durata pari a circa 5 minuti.

Inoltre il canale trasmette gli eventi di Euroradio, un network di radio pubbliche europee che trasmettono musica classica e jazz, ed eventi culturali[2].

Ha trasmesso una delle più longeve strisce quotidiane di musica classica, Concerto di ogni sera, poi Concerto della sera, andato in onda dal 4 gennaio 1953 al dicembre 1977, intorno alle 19:15. Precedentemente andava in onda dal 1951 Concerto d'apertura alle 20:30; successivamente prese posto Spazio Tre.

Programmazione[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Programmi radiofonici di Rai Radio 3.

Notiziari e rubriche[modifica | modifica wikitesto]

Orario
Lunedì - Venerdì Sabato e domenica
GR3 6:45 - 8:45 - 13:45 - 16:45 - 18:45
10:45
Meteo Radio 9:00 - 10:45
13:55 -16:50[3] - 19:00 6:50 - 15:00
Ondaverde 6:48 - 8:39 - 13:56 - 16:49 - 19:49

Conduttori storici e attuali[modifica | modifica wikitesto]

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

Direttore Anno
Alberto Mantelli 1950-1951
Cesare Lupo 1951-1962
Leone Piccioni 1962-1969
Giuseppe Antonelli 1969-1976
Enzo Forcella 1976-1986
Fabio Borrelli 1986-1987
Paolo Gonnelli 1987-1993
direzione Radio Rai 1994-1999
Roberta Carlotto 1999-2002
Sergio Valzania 2002-2009
Marino Sinibaldi 2009-2021
Andrea Montanari dal 2021

Loghi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ RAI - Radiotelevisione Italiana, Annuario 1988 1989, Torino, Nuova ERI, 1989
  2. ^ EBU.CH :: Euroradio_Classics, su ebu.ch, 2 ottobre 2012. URL consultato il 28 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2012).
  3. ^ L'edizione delle 16.50 trasmette una panoramica della situazione meteorologica europea

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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