Silvio Longhi

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Silvio Longhi

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato22 dicembre 1928 –
29 giugno 1937
LegislaturaXXVII
Incarichi parlamentari
membro della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte di Giustizia, membro della Commissione parlamentare per il parere sulle norme per la tutela delle strade e per la circolazione
Sito istituzionale

Dati generali
Professionemagistrato e docente universitario

Silvio Longhi (Vestone, 20 aprile 1865Roma, 29 giugno 1937) è stato un magistrato e giurista italiano, senatore del Regno d'Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alfredo Rocco, ministro della Giustizia dal 1925 al 1932

Nato nel 1865 a Vestone, comune della Valle Sabbia nel Bresciano, laureato in giurisprudenza, Silvio Longhi fu libero docente in diritto e procedura penale all'Università di Siena[1]. Vinto nel 1899 il concorso in magistratura, rinunciò alla carriera universitaria (non divenne mai professore ordinario)[2]. Dopo essere stato procuratore generale e primo presidente della Corte d'appello dell'Aquila, nel 1930 Longhi divenne procuratore generale presso la Corte di Cassazione, incarico che mantenne sino al 1935.

Amico di Alfredo Rocco, ministro della Giustizia del governo Mussolini, fu chiamato a far parte del comitato per il progetto del nuovo codice penale[2]. Ne nacque il cosiddetto "codice Rocco" che, approvato nel 1930 e tuttora con varie modifiche in vigore, sostituì il precedente "codice Zanardelli" del 1889.

Alla fine del 1928, su proposta dello stesso Rocco, Longhi fu nominato senatore del Regno d'Italia[1]. Morì a Roma, a settantadue anni, nel 1937.

Nella sua attività di studioso del diritto penale pose particolare attenzione alle pene, la sua teoria unitaria affianca la prevenzione del delitto alla sua repressione[2]. In difformità con le opinioni prevalenti del suo tempo, considerò la pena di morte come eccezionale e da porre fuori dal Codice, riservandola a reati di eccezionale gravità pubblica e politica di competenza del Tribunale speciale per la difesa dello Stato[2].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La bancarotta. Esposizione teorico-pratica e contributo per una riforma legislativa, Milano, U. Hoepli, 1898.
  • Teoria generale delle contravvenzioni, Estratto dalla Enciclopedia giuridica italiana, Milano, SEI, 1898.
  • La riprensione giudiziale e l'evoluzione delle pene morali , Milano, Società editrice libraria, 1903.
  • La legittimità della resistenza agli atti dell'autorità nel diritto penale, Milano, F. Vallardi, dopo il 1907.
  • Repressione e prevenzione nel diritto penale attuale, Milano, Società editrice libraria, 1911.
  • Per un codice della prevenzione criminale, Milano, Unitas, 1922.
  • Bancarotta ed altri reati in materia commerciale, seconda. ed. riv. e ampliata, Milano, Società editrice libraria, 1930.
  • Anticipazioni della riforma penale, Milano, Treves, 1931.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Fonte: Senato della Repubblica - Senatori dell'Italia fascista, riferimenti in Collegamenti esterni.
  2. ^ a b c d Fonte: G, Ferri, Dizionario Biografico degli Italiani, riferimenti in Bibliografia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • «LONGHI, Silvio» la voce nella Enciclopedia Italiana, Volume 21, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
  • Giordano Ferri, «LONGHI, Silvio» in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 65, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN192875487 · ISNI (EN0000 0003 5691 148X · SBN RAVV067878 · WorldCat Identities (ENviaf-192875487