Via Coperta

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Via Coperta
Via Coperta, facciata su piazza Savonarola. Ferrara
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàFerrara
IndirizzoPiazza Savonarola – Piazza Castello
Coordinate44°50′13.27″N 11°37′09.41″E / 44.837019°N 11.619281°E44.837019; 11.619281
Informazioni generali
Condizioniin uso
Costruzione1471
Realizzazione
ProprietarioComune di Ferrara
CommittenteEstensi
Primo tratto della via Coperta, partendo dal Palazzo Comunale

La Via Coperta (o più precisamente: detta Via Coperta)[1], è un camminamento protetto situato al piano nobile del palazzo, sostenuto da cinque arcate, che unisce l'ala nord dell'edificio del Palazzo Municipale con il Castello Estense, a Ferrara[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la costruzione del castello di San Michele, in seguito conosciuto come Castello Estense, avvenuta attorno al 1385, la corte estense sentì il bisogno di un collegamento sicuro tra il prolungamento del Palazzo Municipale, sua prima residenza, e il Castello, ingentilito e reso adatto ad ospitare i signori di Ferrara. La realizzazione di tale opera si concretizzò attorno al 1471. Da quel momento, oltre che come utile e riservato passaggio della corte da un edificio all'altro, servì anche, agli estensi, come galleria d'arte[3]. La via servì anche alla servitù per recarsi nel vasto cortile che si trovava racchiuso tra i palazzi che erano utilizzati degli estensi e, dal 1481, permise anche ai membri della corte di accedere alla delizia in miniatura fatta costruire da Ercole I d'Este accanto al Castello e che poi fu conosciuta come giardino delle Duchesse.

Per un certo periodo, nel passato recente, questo percorso venne utilizzato dalle amministrazioni comunale e provinciale per sistemarvi vari uffici, mentre oggi è percorribile in tutta la sua lunghezza e permette di salire dallo scalone di piazzetta Municipale, attraversare le sale del palazzo Comunale in tutta la loro estensione, entrare nella via Coperta, superare un antico ponte levatoio ed arrivare infine direttamente nel cortile del Castello Estense, oppure di fare deviazioni e scoprire altri ambienti, ora museali, del castello. Da ricordare che la definizione di Via Coperta è relativamente recente, perché il Melchiorri, ancora all'inizio del secolo scorso, parlava di palazzo dei Prolegati, e non usava la definizione attuale. [4].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Percorrendo la via Coperta si possono ammirare dall'alto Piazza Castello e la vicina Piazzetta della Repubblica. Qui, in primo piano, la copia della colubrina detta la Regina.

L'edificio, sul piano estetico, si integra perfettamente con la struttura esterna in cotto del Castello, e ne appare una naturale estensione verso sud. È suddiviso in quattro piani, e quello inferiore, sul livello stradale, è costituito da cinque fornici che uniscono piazza Savonarola e piazza Castello[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Melchiorri, p. 199:

    «Da non confondere con la originale via Coperta, che si trova nella parte medievale della città: "Via Coperta - Ultimo segmento verso est della via delle Volte"»

  2. ^ Melchiorri, p. 193:

    «Piazza Castello è delimitata … dai fornici che immettono in Piazza Savonarola con i soprastanti camerini di Alabastro…recentemente restaurati dall’architetto Marco Borella»

  3. ^ Touring, pp. 668-669:

    «La lunga ala settentrionale del Palazzo comunale si affaccia verso il Castello con i “portici Camerini”, edificati da Galasso Alghisi intorno al 1560. Il collegamento con il Castello avviene attraverso la via Coperta che corre all’altezza del piano nobile, edificata nel 1471 e, all’epoca, attrezzata a galleria per le collezioni d’arte estensi.»

  4. ^ Melchiorri, p.45:

    «… i volti del palazzo dei Prolegati, che uniscono il Castello Estense al Palazzo del Comune.»

  5. ^ Melchiorri, p. 199:

    «È un percorso al primo piano dell’edificio che collega il castello con il palazzo del Comune. Al piano terreno sono i fornici che mettono in comunicazione piazza Savonarola e piazza Castello, al piano nobile sono i Camerini di Alabastro, luoghi preziosi della reggia estense.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vari, Emilia Romagna, Milano, Touring Editore, 1991, ISBN 88-365-0010-2.
  • Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti all'opera di Gerolamo Melchiorri, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G, 2009, ISBN 978-8889248218.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Scafuri (foto), La via Coperta, su artecultura.fe.it. URL consultato il 3 ottobre 2015.
  • Via Coperta, su ferraraterraeacqua.it. URL consultato il 3 ottobre 2015.
  • La Via Coperta, su comune.fe.it. URL consultato il 3 ottobre 2015.