Busachi
Busachi comune | |
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(IT) Busàchi (SC) Busàche | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Orrù (lista civica) dal 30-5-2010 (3º mandato dal 26-10-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 40°02′N 8°54′E |
Altitudine | 379 m s.l.m. |
Superficie | 59,03 km² |
Abitanti | 1 107[1] (31-3-2025) |
Densità | 18,75 ab./km² |
Comuni confinanti | Allai, Fordongianus, Ghilarza, Ortueri (NU), Samugheo, Ula Tirso |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09082 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095017 |
Cod. catastale | B281 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) busachesi (SC) busachesos |
Patrono | sant'Antonio di Padova |
Giorno festivo | 13 giugno |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Busachi (Busache in sardo[3][4]) è un comune italiano di 1 107 abitanti[1] della provincia di Oristano in Sardegna.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]È situato a un'altezza media di 379 m. sul livello del mare, con punte di 416 m. nella sua parte più alta. Tra la parte alta e la parte bassa di Busachi ci sono quasi 80 metri di differenza, avendo la parte più bassa, nella zona ovest del paese, un'altitudine di 340 m.
Il territorio di Busachi confina con i seguenti comuni: a nord Ula Tirso, il comune più vicino, situato a 2,7 km, a est Ortueri, situato a circa 11 km, a sud-est Samugheo, a circa 12 km, a sud Allai, circa 10 km di distanza, a sud-ovest Fordongianus, distante 12 km, e a nord-ovest Ghilarza, a 16 km.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Già area abitata durante il Neolitico e durante l'epoca nuragica per la presenza di numerose Domus de Janas e di alcuni nuraghi, in epoca medievale appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Barigadu, della quale fu capoluogo dopo Fordongianus. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, ed alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) divenne un feudo sotto gli aragonesi. Nel territorio sorgeva la villa di Moddaminis, appartenente alla stessa curatoria, che andò distrutta in epoca aragonese, e di cui resta la chiesa gotica di Santa Susanna, consacrata nel 1349. Nel 1790 il paese formò un marchesato, concesso a Donna Teresa Deliperi; successivamente passò ai Leda Manca, ai quali venne riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Busachi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 ottobre 2003.[5]
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- chiesa di Sant'Antonio da Padova
- chiesa di San Bernardino
- novenario di Santa Susanna
- monastero di Collegiu
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]

La variante del sardo parlata a Busachi è riconducibile alla Limba de mesania.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo del costume e della tradizione del lino[7]

Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Le feste principali di Busachi sono il santo patrono Sant'Antonio di Padova (13 giugno), San Bernardino (20 maggio), Santa Susanna (11 agosto, festeggiata nel novenario e chiesa campestre a lei dedicata) e Sant'Antonio Abate (16 gennaio, festeggiato con le tradizionali tuvas come in altri paesi del circondario e della zona nord-est della provincia di Oristano).
Una festività molto sentita è rappresentata dalla Pasqua con i riti della Settimana Santa, tra cui s'iscravamentu di origine catalana (la deposizione di Cristo dalla croce), mentre un'altra festa popolare spesso celebrata è il carnevale.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è diviso in tre parti principali: Busach'e susu (di su), Busach'e josso (di giù) e Campu Majore. Oltre a queste tre zone principali troviamo a Busachi diversi rioni (orrugas) minori o piazze con nomi storici che, procedendo da ovest verso est, sono: Giollantine, S'Iscalledda, Lìgios, Su Pregollu, Montigu, Sa Concia, Lados, Patz'e Funtana, Triullore, sa 'Ia Noa, Patz'e Cuateri, Collegiu, Concone, Patz'e Crèsia, Cogode, Patz'e Cote, Bingia 'e Putzu, (su ponte 'e) Sas Nughes, Bingia 'e Cunventu, Sas Codinas, Patz'e Sas Mèndulas, Sa Rughita. Appena fuori dal centro abitato troviamo tra gli altri: Mitza Losa (nome di una fonte in una zona all'estremità nord-ovest del paese, pronunciato dagli abitanti come "Nintzallosso"; la parola mitza è di origina punica e significa appunto sorgente, fonte, mentre losa è una parola spagnola di origine latina e prima ancora celtica-ispanica che significa lastra di pietra),[8] Santa Maria, Santu Perdu.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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30 maggio 2010 | . | Giovanni Orrù | Sindaco | ||
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Giovanni Orrù | Lista civica "Per il bene di tutti" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Giovanni Orrù | Lista civica "Continuità onestà trasparenza per il bene di tutti" | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 108, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Consiglio Comunale di Busachi, Adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 18 del 24.08.2010.
- ^ Busachi (Oristano) D.P.R. 06.10.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Cultura Italia, un patrimonio da esplorare, su culturaitalia.it. URL consultato il 26 settembre 2016.
- ^ (ES) losa, su Diccionario de la lengua española.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo Die Po Die, (a cura di), In Busachi, Cargeghe, Editoriale Documenta, 2009, ISBN 978-88-6454-027-6
- Gruppo Die Po Die, Andando per-i sas orrùgasa de 'Usache: Sa gente e sa' modas'antigasa, Ghilarza, Tipografia Ghilarzese.
- AA.VV., Busachi. Le radici la memoria, Oristano, S'Alvure, 2004.
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 4 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Busachi
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Busachi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316876039 |
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