Cosson
Cosson | |
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Stato | ![]() |
Regioni | ![]() |
Dipartimenti | |
Lunghezza | 114,2 km |
Portata media | 3,97 m³/s a monte della confluenza con il Beuvron |
Bacino idrografico | 779 km² |
Altitudine sorgente | 138 m s.l.m. |
Altitudine foce | 62 m s.l.m. |
Nasce | Isdes 47°41′49.86″N 2°15′00.21″E |
Affluenti | Déroboir, Bourillon, Canne, Arignan, Fonds de Rotte, Ribou |
Sfocia | Beuvron presso Candé-sur-Beuvron 47°29′42″N 1°15′02″E |
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Il Cosson è un fiume del centro della Francia che scorre nella regione del Centro-Valle della Loira. È lungo 114,2 km e sfocia nel Beuvron, che a sua volta dopo circa 1 km si immette nella Loira.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Corso del fiume
[modifica | modifica wikitesto]Il fiume nasce nel comune di Isdes, nella regione naturale della Sologne, e trae origine dall'Étang de la Ramellière. Nel suo corso bagna il maniero di Lude, nel comune di Jouy-le-Potier, e il castello di Chambord, di cui alimenta il fossato. Arrivato nel territorio di Vineuil, il Cosson inizia a scorrere parallelo alla Loira fino alla immettersi nel Beuvron.
Principali affluenti
[modifica | modifica wikitesto]Déroboir (8,6 km), Bourillon (20,6 km), Canne (26,4 km), Arignan, Fonds de Rotte, Ribou.
Comuni attraversati
[modifica | modifica wikitesto]Il Cosson attraversa 18 comuni:
Isdes, Vannes-sur-Cosson, Sennely, Ménestreau-en-Villette, Marcilly-en-Villette, La Ferté-Saint-Aubin, Jouy-le-Potier, Ligny-le-Ribault.
Blois, Chailles, Chambord, Crouy-sur-Cosson, La Ferté-Saint-Cyr, Huisseau-sur-Cosson, Saint-Gervais-la-Forêt, Thoury, Vineuil, Candé-sur-Beuvron.
Storia
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Il corso del Cosson fu deviato nel XVII secolo quando il re Luigi XIV lo canalizzò per farlo passare attraverso il giardino del castello di Chambord, alimentandone altresì il fossato.[1] Dopo un'interruzione dei lavori, il letto del fiume fu pulito e allargato nel 1730 nell'ambito di una bonifica del parco del castello.[2]
Le piene del Cosson sono piuttosto frequenti; particolarmente violenta è stata la piena del 2016, che ha completamente allagato i giardini del castello di Chambord provocando ingenti danni.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Jean-Jacques Bouchet, Chambord, Fernand Lanore, 1980, p. 33, ISBN 978-7-6300-0345-8.
- ^ (FR) Chambord. Les jardins à la française (PDF), su cdn1.chambord.org, 17 febbraio 2017. URL consultato il 1º ottobre 2020.
- ^ (FR) Audrey Capitaine, Inondations en Loir-et-Cher: quand Chambord devint une île, in La Nouvelle République du Centre-Ouest, 2 giugno 2016. URL consultato il 1º ottobre 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cosson