Vai al contenuto

Domenico Balduino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Domenico Balduino (Gibilterra, 15 marzo 1824Roncegno, 22 luglio 1885) è stato un banchiere italiano.

Era figlio del banchiere, armatore e senatore del Regno di Sardegna Sebastiano.[1] Alla morte improvvisa del padre, avvenuta nel 1853, Domenico iniziò la sua attività nell'impresa paterna, a Genova, insieme al fratello Giuseppe.[2] Dal 1860 iniziò la sua attività come capo della "Cassa generale della Banca Nazionale", scelto da Cavour:[3] in seguito, dopo avere profondamente ristrutturato l'istituto con il nuovo nome di Credito Mobiliare Italiano (con un profilo simile al Crédit mobilier) nel 1863, ne divenne l'indiscusso direttore fino alla sua morte, avvenuta nel 1885.[4]

Ebbe un ruolo di primo piano nel panorama finanziario della sua epoca.[5] Infatti, fu coinvolto in pressoché tutte le maggiori iniziative finanziarie italiane del suo tempo fatte per conto dello stato italiano.[1]

Balduino fondò la Società Anonima per la vendita di beni demaniali.[6] Nel 1872 divenne direttore della Società Generale Immobiliare.[7] Nel 1879 fu tra i fondatori de La Fondiaria Assicurazioni. Fu cofondatore e vicepresidente della Società delle Ferrovie Meridionali.[1] Fu presidente dalla Regìa dei Tabacchi.[1] La gestione della Regìa dei Tabacchi fu oggetto dello scandalo del Monopolio dei Tabacchi, il primo grande scandalo di corruzione statale dell'Italia unita.[8]

Alla sua morte venne sepolto a Genova al Cimitero munumentale di Staglieno.[9]

  1. ^ a b c d comm. Domenico Balduino, in L'Italia finanziaria, n. 639, 24 luglio 1885.
  2. ^ Balduino comm. Giuseppe | Banche Italiane, su www.bancheitaliane.org. URL consultato il 24 marzo 2025.
  3. ^ La Rassegna nazionale, vol. 24, Ufizio del Periodico, 1885, p. 556.
  4. ^ G. Conti, A. Cova e S. La Francesca, Le crisi bancarie in Italia nell’ottocento e nel novecento: cause e svolgimenti (PDF), in Quaderno n. 278, Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa (Università del Sacro Cuore), 2014.
  5. ^ Carlo Decugis, Banca e credito nel decennio cavouriano, Unicopli, 1979, p. 57, ISBN 9788870610147.
  6. ^ La finanza di "emergenza" all'inizio del regno d'Italia. 1861-1872 (PDF), su Relazione del Direttore Generale del Debito Pubblico: "Il debito Pubblico in Italia - 1861-1987", dt.mef.gov.it, vol. 1, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1988, p. 17.
  7. ^ Andrea Scirè Calabrisotto, «Dall’oro alla pietra». Capitali, società, speculazione nella costruzione di Roma capitale (1870-1908) (PDF), su iris.unibocconi.it, p. 36.
  8. ^ Mario Pacelli e Giorgio Giovannetti, Il colle più alto: Ministero della Real casa, Segretariato generale, Presidenti della Repubblica, Giappichelli, 2018, p. 20.
  9. ^ Ferdinando Resasco, La necropoli di Staglieno, tip. Genovese, 1892, pp. 59-61.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie