Vai al contenuto

Fastboot

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fastboot
software
Interfaccia utente basata su testo di Fastboot
Interfaccia utente basata su testo di Fastboot
Interfaccia utente basata su testo di Fastboot
GenereBoot loader
SviluppatoreGoogle LLC
Sistema operativoAndroid
LinguaggioC++
Sito webandroid.googlesource.com

Fastboot è un protocollo di comunicazione utilizzato principalmente con i dispositivi Android.[1] È implementato sia come strumento di interfaccia a riga di comando con lo stesso nome, sia come modalità del bootloader nei dispositivi Android. Lo strumento è incluso nel pacchetto Android SDK e viene utilizzato principalmente per modificare il file system della memoria flash tramite una connessione USB da un computer host. Per funzionare, il dispositivo deve essere avviato in modalità Fastboot, durante la quale accetta un insieme specifico di comandi[2] inviati tramite trasferimenti USB in modalità bulk. Su alcuni dispositivi, Fastboot consente di sbloccare il bootloader, permettendo così l’installazione di immagini di recovery personalizzate e ROM personalizzate. L'utilizzo di Fastboot non richiede l'attivazione del debug USB sul dispositivo.[3] Per accedere alla modalità Fastboot, è necessario tenere premuta una combinazione specifica di tasti durante l'avvio del dispositivo.[4]

Non tutti i dispositivi Android hanno Fastboot abilitato,[5] e i produttori di dispositivi Android possono scegliere se implementare Fastboot o un altro protocollo.[6]

Combinazioni di tasti

[modifica | modifica wikitesto]

Le combinazioni di tasti specifiche per accedere alla modalità Fastboot su diversi dispositivi Android:[7]

  • HTC, Google Pixel, Motorola e Xiaomi: Tasto di accensione e volume giù
  • Dispositivi zebra e simboli: Tasto di scansione/azione destro
  • Sony: Tasto di accensione e volume su
  • Google Nexus: Tasto di accensione, volume su e volume giù

Nei dispositivi Samsung (ad eccezione del Nexus S e Galaxy Nexus), per entrare in modalità ODIN è necessario premere i tasti accensione, volume giù e home. Questo è un protocollo e strumento proprietari, come alternativa a Fastboot. Lo strumento fornisce una soluzione parziale alternativa.

Alcuni dei comandi fastboot più comunemente utilizzati includono:

  • flash – riscrive una partizione con un'immagine binaria memorizzata sul computer host.
  • flashing unlock/oem unlock DEVICE_SPECIFIC_UNLOCK_KEY – sblocca un bootloader bloccato da OEM per consentire il flash di ROM personalizzate/non firmate.
  • flashing lock/oem lock DEVICE_SPECIFIC_LOCK_KEY – blocca un bootloader sbloccato da OEM.
  • Erase – elimina una partizione specifica.
  • reboot – riavvia il dispositivo nel sistema operativo principale, nella partizione di recovery del sistema o nel bootloader.
  • devices – visualizza un elenco di tutti i dispositivi (con il numero di serie) collegati al computer host.
  • format – formatta una partizione specifica; il file system della partizione deve essere riconosciuto dal dispositivo.
  • oem device-info – verifica lo stato del bootloader.
  • getvar all – visualizza tutte le informazioni sul dispositivo (IMEI, versione del bootloader, stato della batteria, ecc.).

Implementazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Il protocollo fastboot è stato implementato nel bootloader Android chiamato ABOOT[8], nel fork Little Kernel di Qualcomm,[9] in TianoCore EDK II,[10][11] e in Das U-Boot.[12]

  1. ^ Fastboot Protocol Documentation, su android.googlesource.com. URL consultato il 7 luglio 2019.
  2. ^ (EN) Eric Ravenscraft, The Most Useful Things You Can Do with ADB and Fastboot on Android, su Lifehacker, 13 giugno 2014. URL consultato il 21 maggio 2025.
  3. ^ Rohit Tamma, Learning Android forensics : a hands-on guide to Android forensics, from setting up the forensic workstation to analyzing key forensic artifacts, 2015, pp. 113, ISBN 978-1-78217-444-8, OCLC 910639389.
  4. ^ (EN) How to Use ADB and Fastboot on Android (And Why You Should), su Makeuseof, 26 gennaio 2017. URL consultato il 4 agosto 2021.
  5. ^ (EN) The Easiest Way to Install Android's ADB and Fastboot Tools on Any OS, su Lifehacker, 11 gennaio 2017. URL consultato il 4 agosto 2021.
  6. ^ Joshua J. Drake, Android hacker's handbook, Wiley, 2014, ISBN 978-1-118-60861-6, OCLC 875820167.
  7. ^ Soufiane Tahiri, Mastering mobile forensics : develop the capacity to dig deeper into device data acquisition, 2016, ISBN 978-1-78528-106-8, OCLC 952135850.
  8. ^ Hay, R. (2017). fastboot oem vuln: Android bootloader vulnerabilities in vendor customizations. In 11th USENIX Workshop on Offensive Technologies (WOOT 17).
  9. ^ fastboot.c\aboot\app - kernel/lk -, su https://source.codeaurora.org/quic/la/kernel/lk/tree/app/aboot/fastboot.c. URL consultato l'11 settembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2021).
  10. ^ (EN) Undocumented Fastboot Oem Commands, su carlo.marag.no, 18 settembre 2020. URL consultato l'11 settembre 2021.
  11. ^ (EN) edk2/AndroidFastbootApp.c at master · tianocore/edk2, su GitHub. URL consultato l'11 settembre 2021.
  12. ^ u-boot/u-boot, 15 aprile 2023. URL consultato il 15 aprile 2023.

Pagine correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]