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Kocel

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Kocel
Statua del principe (knez) Kocelj all'Assemblea nazionale della Serbia a Belgrado
duca della Bassa Pannonia
Nascitatra 810 e 820 (?)
Mortedopo l'874 e prima dell'880
PadrePribina

Kocel (in greco Kotzeles; in slovacco Koceľ; in serbo, croato e in sloveno Kocelj[1][2]; tra 810 e 820 (?) – dopo l'874 e prima dell'880) fu un aristocratico slavo duca della Bassa Pannonia (Chezil dux Pannoniae inferioris), in quanto vassallo del regno dei Franchi Orientali, tra l'861 e l'876. Nelle fonti lo si trova indicato come Chezil, Chezilo, Chezul, Chozil o Gozil[3] e con il titolo di conte (comes de Sclavis).

Il ducato della Bassa Pannonia sotto Kocel

Kocel era il figlio secondogenito di Pribina, insediato dai Franchi come principe di Nitra e duca della Bassa Pannonia nell'838 circa[4] o nell'840.[5] Nato nell'820 circa, secondo quanto racconta lo storiografo Bowlus, nell'861, alla morte del madre divenne il nuovo duca della Bassa Pannonia e fece una significativa donazione al monastero di Frisinga, dimostrando di avere una solida posizione sociale e politica.[6] La sua posizione è confermata in documento dell'864 in cui Ludovico II il Germanico si rivolgeva a lui in qualità di sovrano nella Bassa Pannonia.[7] Nell'865 l'arcivescovo di Salisburgo Adalvino visitò due volte le sue terre.[8] Nell'869 Kocel chiese che il missionario greco Metodio fosse inviato in Pannonia come legato pontificio.[9] In piena estate, Kocel inviò Metodio a Roma con venti uomini per chiedere la sua elevazione a vescovo e Adriano II lo nominò arcivescovo di Sirmio anche in quelle terre amministrate da Kocel.[9][10] Nell'874, in seguito alla guerra civile della Grande Moravia, Kocel continuò a governare sulla valle della Drava sotto l'autorità di Carlomanno di Baviera.[9] Kocel cessò il suo incarico nell'876 non è chiaro se in seguito alla sua dipartita, poiché scompare dalle fonti già dopo l'874.[11] Sicuramente morì entro l'anno 880.[12]

Identificazione con altri personaggi storici

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Alcuni storici hanno ritenuto che Kocel possa essere identificato con il comandante militare franco Kotzil/Kotzilis citato nel De administrando imperio nell'ambito della rivolta armata dei croati (presumibilmente al tempo del duca Domagoj) che «riuscì a prevalere e ad uccidere tutti i Franchi e il loro arconte, chiamato Kotzil» (identificato anche con Cadalao del Friuli, morto nel 819), molto probabilmente nell'874, ponendosi in maniera coincidente con la scomparsa di Kocel dalle fonti.[13][14] Secondo Francis Dvornik, il resoconto del De administrando imperio forse «fotografa» diversi eventi relativi a Ljudevit, Borna, e infine in cui Kocel «era perito nell'876».[13] Lo studioso croato Neven Budak ha sostenuto che il resoconto fornito dal De Administrando Imperio sulla rivolta croata contro i Franchi non può essere collegato a Kocel.[15]

  • "Conte degli Slavi" (comes de Sclavis nomine Chezul), atto di donazione latino dell'861[16]
  • "Duca" (Chezil dux), indicato postumo tra l'876 e l'880[17]
  1. ^ (SV) Elena Mannová, Studia Historica Slovaca, vol. 21, Historický ústav SAV, 2000, p. 23, ISBN 978-80-88880-42-4.
  2. ^ Vatroslav Jagić, Književnik, Brzotiskom Dragutina Albrechta, 1866, p. 100.
  3. ^ Hellēnikē Hetaireia Slavikōn Meletōn (1999), p. 92.
  4. ^ Bowlus (1995), p. 203.
  5. ^ Bowlus (1995), p. 325.
  6. ^ Bowlus (1995), p. 139.
  7. ^ Goldberg (2006), pp. 273-274.
  8. ^ Bowlus (1995), p. 156.
  9. ^ a b c Bowlus (1995), p. 184.
  10. ^ Bowlus (1995), p. 185.
  11. ^ Bowlus (1995), p. 201.
  12. ^ Bowlus (1995), p. 192.
  13. ^ a b Dvornik et al. (1962), p. 119.
  14. ^ Tibor Živković, De conversione Croatorum et Serborum: A Lost Source, Belgrado, Istituto di Storia, 2012, pp. 129-140.
  15. ^ Neven Budak, Hrvatska povijest od 550. do 1100. [Storia croata dal 550 al 1100], Leykam international, 2018, p. 140, ISBN 978-953-340-061-7.
  16. ^ Hellēnikē Hetaireia Slavikōn Meletōn (1999), p. 92.
  17. ^ Bowlus (1995), p. 207.

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