Ramosch
Ramosch frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Cantone | ![]() |
Regione | Engiadina Bassa/Val Müstair |
Comune | Valsot |
Territorio | |
Coordinate | 46°49′59″N 10°23′00″E |
Altitudine | 1 236 m s.l.m. |
Superficie | 84,02 km² |
Abitanti | 485 (2012) |
Densità | 5,77 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 7556 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 3751 |
Targa | GR |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Ramosch (romancio; in tedesco Remüs[1]) è una frazione di 485 abitanti del comune svizzero di Valsot, nella regione Engiadina Bassa/Val Müstair (Canton Grigioni), del quale è capoluogo.
, toponimoGeografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Ramosch è situato in Bassa Engadina, sul lato sinistro del fiume Inn; dista 56 km da Davos, 69 km da Sankt Moritz, 112 km da Coira e 192 km da Lugano. Il punto più elevato del territorio è la cima del Fluchthorn (3 399 m s.l.m.), sul confine con Galtür.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sulla cima arrotondata della Mottata (ca. 1,5 km a nord est del centro abitato) fra il 1956 e il 1958 fu portato alla luce un importante sito preistorico con tre suoli abitativi risalenti al medio e tardo bronzo (Cultura di Luco-Meluno) e all'età del ferro più recente (cultura di Fritzens-Sanzeno).[1]
Durante il Medioevo Ramosch fu il principale centro dell'Engadina si trovava infatti all'incrocio della via transalpina attraverso la val Fenga (Fimbatal) e della strada della valle dell'Inn.[1]
La sua chiesa, fondata nel VI secolo, fu la prima della regione e vi operò san Florin, la cui tomba fu meta di pellegrinaggio dalla sua morte, nel VII secolo, fino all'avvento della Riforma protestante, nel XVI secolo. Sono attestati numerosi signori di Ramosch, spesso in dipendenza o in conflitto con i vescovi di Coira, la loro sede era la fortezza di Tschanüff[1].
Già comune autonomo istituito nel 1851 e che si estendeva per 48,02 km², comprendeva anche la frazione di Vnà e gli insediamenti di Raschvella e Seraplana; il 1º gennaio 2013 è stato accorpato all'altro comune soppresso di Tschlin per formare il nuovo comune di Valsot[1][2], del quale Ramosch è il capoluogo.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Monumenti e luoghi d'interesse
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- Chiesa riformata (già chiesa cattolica di San Florin), attestata dal VI secolo e ricostruita nel 1552 da Bernardo da Poschiavo[1];
- Rovine del castello di Tschanüff, eretto nel XII secolo, ampliato nei secoli successivi e abbandonato nel 1780[1][4].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[5]

Economia
[modifica | modifica wikitesto]Considerato il granaio dell'Engadina, a Ramosch la campicoltura rivestì grande importanza fino al XX secolo e l'estensione dei terrazzi coltivati è ancora notevole. Dal Medioevo fu praticata anche la frutticoltura; all'inizio del XXI secolo l'allevamento del bestiame rappresentava il settore economico più importante. Alla ricerca di nuovi pascoli, nel tardo Medioevo la comunità di Ramosch si estese verso nord, oltre le creste montagnose; lo testimonia tuttora l'exclave nella val Fenga.[1]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione ferroviaria più vicina è quella di Scuol-Tarasp della Ferrovia Retica, sulla linea Pontresina-Scuol, distante 9,5 km.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i Paul Eugen Grimm, Ramosch, in Dizionario storico della Svizzera, 15 marzo 2017. URL consultato il 6 agosto 2021.
- ^ (RM) Sito istituzionale del comune di Valsot, su valsot.ch. URL consultato il 6 agosto 2021.
- ^ (DE) Rudolf Jenny (a cura di), Wappenbuch des Kantons Graubünden (PDF), 1982, p. 179 e tav. 11.
- ^ Maria-Letizia Boscardin, Tschanüff, in Dizionario storico della Svizzera, 14 dicembre 2016. URL consultato il 6 agosto 2021.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ramosch
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RM) Sito istituzionale del comune di Valsot, su valsot.ch. URL consultato il 6 agosto 2021.
- Paul Eugen Grimm, Ramosch, in Dizionario storico della Svizzera, 15 marzo 2017. URL consultato il 6 agosto 2021.
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