Scarturus
Scarturus | |
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![]() Scarturus williamsi | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Rodentia |
Famiglia | Dipodidae |
Sottofamiglia | Allactaginae |
Genere | Scarturus Gloger, 1841 |
Specie | |
Vedi testo |
Scarturus (Gloger, 1841) è un genere di roditori appartenente alla famiglia dei gerboa (Dipodidae), il cui numero preciso di specie non è stato attualmente ben determinato.[1] Alcune specie note da tempo erano in precedenza attribuite al genere Allactaga.[2]
I membri del genere possono presentare quattro o cinque dita nei piedi posteriori e sono distribuiti nell'Africa nord-orientale e in varie regioni dell'Asia. La classificazione delle specie è stata finora basata quasi esclusivamente su differenze morfologiche, poiché esistono studi molecolari solo per un numero limitato di esse.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico Scarturus deriva dal greco antico e ha un'etimologia che riflette le caratteristiche locomotorie tipiche degli animali del genere. Esso è formato da due elementi: skártos (σκάρτος), che significa «salto», «salterino» o «che salta», e oura (οὐρά), che significa «coda». Il termine Scarturus può quindi essere interpretato come «coda saltellante» o «che salta con la coda», un riferimento alla locomozione saltatoria molto sviluppata di questi roditori e al ruolo che la lunga coda svolge nell'equilibrio durante i salti. Il nome fu introdotto come sottogenere da Vinogradov nel 1925, e solo in tempi più recenti (in seguito a revisioni filogenetiche basate su dati morfologici e molecolari) è stato elevato al rango di genere autonomo, distinto da Allactaga.[3][4]
Specie
[modifica | modifica wikitesto]Una revisione tassonomica condotta da Michaux e Shenbrot nel 2017 riconosce sette specie,[1] mentre una forma descritta nel 2008 potrebbe rappresentare un'ottava specie distinta. La IUCN ne elenca attualmente cinque[5] e la American Society of Mammalogists dieci:
- Scarturus aulacotis (J. A. Wagner, 1840), il gerboa della Siria, presente in Siria, Giordania e si estende fino all'Arabia Saudita;
- Scarturus caprimulga (Ellerman, 1948), il gerboa dell'Afghanistan, presente al confine tra Iran e Afghanistan;
- Scarturus elater (H. Lichtenstein, 1828), il gerboa minore, diffuso nell'Asia centrale e nel Vicino Oriente;
- Scarturus euphraticus (O. Thomas, 1881), il gerboa dell'Eufrate, originario del Vicino Oriente;
- Scarturus heptneri (Pavlenko & Denisenko, 1976), il gerboa di Heptner, dell'Asia centrale;
- Scarturus hotsoni (O. Thomas, 1920), il gerboa di Hotson, endemico dell'Iran;[6]
- Scarturus indicus (J. E. Gray, 1842), il gerboa meridionale, diffuso dalla Turchia al Pakistan;
- Scarturus tetradactylus (H. Lichtenstein, 1823), il gerboa tetradattilo, nativo dell'Africa nord-orientale;
- Scarturus vinogradovi (Argyropulo in Vinogradov & Argyropulo, 1941), il gerboa di Vinogradov, diffuso nell'Asia centrale;
- Scarturus williamsi (O. Thomas, 1897), il gerboa anatolico, presente nella Turchia orientale e negli stati confinanti.
Uno studio del 2018 suggerisce che la popolazione sud-occidentale del gerboa minore (Scarturus elater) possa rappresentare una specie ancora non descritta. Contrariamente a ipotesi precedenti, le popolazioni rimanenti di questa specie non risultano più strettamente imparentate con il gerboa di Vinogradov rispetto ad altre specie del genere (S. euphraticus, S. williamsi).[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Osman Ibis, Whole mitochondrial genome sequence and phylogenetic relationships of Williams’s jerboa (Scarturus williamsi) from Turkey, in ProQuest, 2020, pp. 1-15, DOI:10.7717/peerj.9569.
- ^ Don E. Wilson e DeeAnn M. Reeder (a cura di), Allactaga, in Mammal Species of the World. A taxonomic and geographic Reference, 3ª ed., Baltimora, MD, Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ B. S. Vinogradov, Contribution to the knowledge of the jumping rodents (Dipodidae) of the Palearctic fauna, in Zoologichesky Zhurnal, 1925.
- ^ G. I. Shenbrot, V. E. Sokolov, V. G. Heptner e A. A. Sludskii, Mammals of Russia and Adjacent Regions: Jerboas, Mosca, Nauka, 1995.
- ^ Scarturus, su IUCN Red List of Threatened Species, 2023. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Felipe, Scarturus hotsoni, su Biogeography of rodents in Iran: species richness, elevational distribution and their environmental correlates, 2023. URL consultato il 29 novembre 2024.
- ^ Bannikova et al., Genetic evidence for several cryptic species within the Scarturus elater species complex (Rodentia: Dipodoidea): when cryptic species are really cryptic, in Biological Journal of the Linnean Society, n. 20, 2018, pp. 1-24, DOI:10.1093/biolinnean/bly154/5228832.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scarturus
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